La conferenza stampa è stata finalizzata ad aggiornare l’opinione
pubblica sulla vicenda dei 60 ex lavoratori stagionali Anas ed a sollecitare un
tavolo tecnico con le Autorità Istituzionali per la risoluzione della
problematica.
Ricordo che gli ex lavoratori ANAS sono operatori
specializzati, tutti con pluriennali contratti a tempo determinato, che hanno
garantito dagli inizi degli anni ’90 la
costante percorribilità in sicurezza della rete viaria molisana gestita
dall’ANAS pattugliando le strade, sgomberando la neve, spargendo il sale, curando
la pulizia di cunette e tombini, seguendo la manutenzione della segnaletica, occupandosi
della pulizia del piano viabile, ecc.
Dopo tanti anni di precariato (qualcuno
addirittura venti anni), essi avrebbero auspicato la stabilizzazione del loro
posto di lavoro, giustificata sia dall’ esigenza “personale” di tranquillità
finanziaria, sia dall’esigenza “collettiva” della sicurezza stradale derivante
dalla manutenzione ordinaria (sfalcio erba, controllo segnaletica, pulizia
cunette e tombini ecc.) e dalla manutenzione straordinaria (servizio spargisale
e sgombraneve) delle strade molisane.
Invece, alla cessazione degli ultimi
contratti stagionali, i lavoratori hanno appreso, seppur informalmente, che per
effetto del
nuovo tetto di spesa per i contratti a tempo determinato fissato dal D.L.
78/2010 convertito in L. n. 122/2010, per tutto il 2011 non vi sarebbe stata
l’assunzione di cantonieri per il consueto periodo novembre-marzo.
Il servizio sarebbe stato appaltato a società esterne, previa indizione
di relativi bandi di gara e con costi effettivamente superiori a quelli
sostenuti nel 2010 per lo stesso servizio, ma imputati ad altro capitolato di spesa.
I giorni scorsi l’ANAS S.p.A.- Compartimento della
Viabilità per il Molise ha proceduto all’apertura delle buste contenenti le
offerte per l’aggiudicazione del servizio prima svolto dai lavoratori
stagionali.
Su sei bandi, relativi ciascuno ad una
parte della rete viaria molisana, solo uno o due hanno ricevuto una proposta.
Gli altri bandi sono rimasti completamente
privi di offerte.
Ciò non stupisce giacché il servizio di
fornitura richiesto dal bando implica conoscenze minuziose della rete viaria,
esperienza sulle strade ghiacciate e spirito di abnegazione e non può certamente
essere improvvisato.
Sicché lo scenario che si profila oggi,
alle porte della stagione fredda, è drammatico: i lavoratori lasciati a casa e
le strade prive di soggetti che ne curino la percorribilità in caso di neve e
ghiaccio.
Con ogni conseguenza sulla viabilità
regionale, che si sviluppa ampiamente in zone montane soggette a frequenti
fenomeni nevosi e idrogeologici, e sulla stessa economia regionale, poiché la
difficoltà di spostamento comporta di fatto un danno pecuniario anche alle
azienda molisane già in crisi a causa della crisi economica in atto.
A questo danno alla collettività si
aggiunge il danno di immediata evidenza per le 60 famiglie di operatori
specializzati lasciati a casa, privi di reddito e senza prospettive, attesa la
crisi che attanaglia il nostro territorio.
Già nello scorso aprile, del resto, i
lavoratori hanno anticipato tale situazione a mezzo e.mail certificata al Ministero delle
Infrastrutture e Trasporti, al Presidente della Regione Molise, all’Assessore
alle Politiche del Lavoro della Regione Molise, all’Assessore alle
Infrastrutture della Regione Molise, ai Presidenti della Provincia di
Campobasso e Isernia, ai Sindaci di Campobasso e Isernia, ai Prefetti di Campobasso
e Isernia, al Presidente dell’ANAS S.p.A. e al Capo Compartimento
dell’ANAS-Molise, chiedendo a ciascuno un incontro per individuare una
possibile soluzione.
In
assenza di riscontro, è stato organizzato
il corteo del 4 maggio u.s., sfilato a
Campobasso, al quale avevano aderito tutti i lavoratori stagionali del Compartimento
del Molise.
Erano seguiti degli incontri con l’ANAS e con il Presidente della
Regione Molise e sono successivamente intercorsi degli scambi epistolari tra la
sottoscritta rappresentante dei lavoratori, l’Anas e il Ministero delle
Infrastrutture, che chiedeva conferma all’Anas stessa di quanto da me
preannunciato.
Nel contempo, attesa la necessità di approcciare il problema a livello
nazionale, abbiamo tentato di coinvolgere i lavoratori di tutta Italia, creando
anche un blog tuttora consultabile on
line digitando “lavoratori stagionali anas blog” e stiamo creando un
coordinamento nazionale con gli stagionali delle altre regioni italiane.
A breve sarà organizzato un corteo nazionale a Roma ed è in fase di
preparazione un’interrogazione parlamentare sul problema.
Quanto sopra, per evidenziare che i lavoratori molisani combatteranno
contro la loro mancata assunzione che costituisce chiaramente un danno per
l’intera economia molisana, già notoriamente depressa.
Ne sono consapevoli non solo i lavoratori stagionali, ma anche le circa 3000 persone che hanno
sottoscritto la petizione in loro favore.
Se circa 3000 cittadini sono sensibili alla
questione, e lo saranno in numero ben maggiore alle prime nevicate, anche la
politica deve essere attenta e deve offrire un fattivo contributo all’individuazione
di una soluzione.
Oggi, atteso anche l’esito quasi totalmente
negativo dei bandi di gara indetti, proponiamo l’istituzione di un Consorzio presso
la Regione Molise che assuma gli ex lavoratori stagionali e che possa stabilire una
convenzione con il Compartimento ANAS del Molise, per fornire il servizio della
manutenzione della rete viaria almeno nei mesi da novembre a marzo, sfruttando i fondi già previsti dai
bandi stessi.
In tal modo, vi sarebbe la garanzia della consueta percorribilità della
rete stradale molisana anche nei mesi invernali, il riassorbimento dei 60
operatori specializzati e il riscontro positivo da parte della politica ad una
richiesta chiara e forte dei molisani che hanno sottoscritto la suddetta
petizione popolare.
Questa soluzione ovviamente non esclude altre e,
magari più illuminate ipotesi, in merito alle quali il mondo politico è invitato ad un confronto
in tempi celeri.
Avv. Rita Fera